Dove vuoi cercare?
Oppure Ricerca su mappa
Via Paolo Borsellino, 59 Acri CS
301.363,20 €
- Categoria: Commerciali
- Numero: 62/2020
- Tribunale: Cosenza
- Lotto: Unico
- Data asta: 07/10/2025 14:30
Via Paolo Borsellino,59
Acri (CS)
Utilizzo mappe disabilitato
La visualizzazione della mappa è stata disabilitata in quanto non è stato accettato l'utilizzo dei cookie di Esperienza
Fabbricato commerciale
301.363,20 €
Acri (CS) Cosenza 62/2020 Lotto Unico Data asta: 07/10/2025 14:30
Codice asta: B2350067
Descrizione
piena e intera proprietà di:
1) IMMOBILE N.1: Magazzino/Locale Deposito sito in via Giovanni Falcone nn.19-21-23al piano seminterrato; confina con muro di sostegno a nord, sud (in parte) e ovest, con sub. 39
e con sub. 21 stesso foglio e particella a est, con corte condominiale sub. 43 stesso foglio e
particella a sud (in parte);
2) IMMOBILE N.2: Negozio sito in via Suor Maria Teresa De Vincenti n. 5 al piano terra;
confina con corte condominiale sub. 43 stesso foglio e particella a nord, est e ovest e vi
prospetta a sud, con sub. 3 stesso foglio e particella a nord e ovest, con vano scala sub. 26
stesso foglio e particella a nord, sud e est. DATI IDENTIFICATIVI CATASTALI da
Pignoramento Fg. P.lla Sub. Categoria Classe Consistenza N. 1 - Locale di Deposito - piano
S1 85 207 38 (ex sub. 37) C/2 2 779 mq N. 2 - Negozio - piano T 85 207 27 C/1 4 600 mq.
Gli immobili ricadono in un’area centrale del Comune di Acri, prevalentemente a carattere
residenziale, completamente urbanizzata, ubicata a circa 2 km dal nucleo storico della città e
che dista meno di 1 km dalla sede del Municipio; la zona è ben servita grazie alla presenza di
servizi pubblici e privati quali: parcheggi, zone verdi, scuole, uffici pubblici, ufficio postale,
banca, farmacia oltre a negozi di varie tipologie; gode di una buona posizione essendo
facilmente raggiungibile dalla S.S. 660 DI ACRI che collega Acri al capoluogo bruzio nonché
allo svincolo autostradale di Montalto Uffugo-Rose; in particolare, il fabbricato che
comprende le unità immobiliari in esame è posto all’incrocio tra via Suor Maria Teresa De
Vincenti e via Giovanni Falcone (già via Pastrengo), in posizione prospiciente l’ufficio
postale; nella zona si rileva inoltre facilità di parcheggio, per la vicinanza di un’area, con
accesso da via Paolo Borsellino, destinata a parcheggio gratuito. Caratteristiche del
Fabbricato Condominiale: Il fabbricato residenziale-commerciale, di cui fanno parte gli
immobili pignorati, consta di quattro piani fuori terra e di un piano seminterrato e prospetta,
oltre che su via Paolo Borsellino a est, su via Suor Maria Teresa De Vincenti a Nord e su via
Giovanni Falcone per gli altri lati; è costituito da: - piano seminterrato, destinato a locali
deposito, e che comprende anche il locale destinato a cabina elettrica, - piano terra, destinato a
locali commerciali, - piano primo e piano secondo, destinati ad abitazioni, - piano sottotetto,
destinato ad abitazioni e pertinenze; dal punto di vista costruttivo l’edificio presenta una
struttura a telaio con travi e pilastri in cemento armato, solai in latero-cemento, murature in
mattoni forati e copertura a falde con sovrastante manto in tegole, prospetti intonacati e
tinteggiati e serramenti esterni in legno per le abitazioni, al piano terra i prospetti sulle tre
facciate principali (est, nord ed ovest) sono rivestiti con una zoccolatura in travertino; la
costruzione risale agli anni ’80, è di qualità media (architettura, standard e finiture di carattere
medio-moderno, qualità della costruzione adeguata alle norme tecniche dell’epoca di
realizzazione), e presenta uno stato di manutenzione discreto, essendo in condizioni normali
di conservazione e necessitando, per quanto è stato possibile appurare, solo di interventi di
manutenzione ordinaria specifici per l’utilizzo.In particolare, si precisa che, per come riportato nella perizia di stima, l’immobile presenta
alcune difformità urbanistico – edilizie così rappresentate: 1. Comuni ai due Immobili 1.1.
(1986) aumento di 10 cm della dimensione minore in pianta del fabbricato (da progetto
L=19,00 m, da rilievo L=19,10 m); 1.2. (1994) installazione di un ascensore ad uso esclusivo
dei due beni che, in aggiunta alla scala prevista in progetto, collega verticalmente i due
immobili in esame; 2. Immobile n. 1 (sub. 38) - piano seminterrato 2.1. (1994) realizzazione
di un WC nell’intercapedine ovest; 2.2. (1994) posizionamento allo spigolo nord-ovest
dell’intercapedine di una scala metallica; 2.3. (1994) realizzazione di divisioni interne con
conseguente formazione di quattro vani, due disimpegni e di un locale tecnico, posto
nell’intercapedine, a servizio dell’ascensore; 3. Immobile n. 2 (sub. 27) - piano terra 3.1.
(1988) lo stato di fatto dell’immobile non è conforme a quanto rappresentato nella planimetria
del piano terra allegata al condono dove sono rappresentati due immobili separati; tali unità
immobiliari agli atti catastali erano distinti, fino al 1988, dai subalterni 1 e 2 che hanno poi
originato per fusione l’attuale subalterno 27; 3.2. (1994) modifiche alle divisioni interne con
conseguente formazione di ulteriori due vani oltre a quello principale: uno di dimensioni
rilevanti che affaccia a sud (retronegozio) l’altro ricavato nella zona servizi. Possibilità di
Sanatoria, Ulteriori Opere Ai fini del controllo della possibilità di sanatoria per le difformità
rilevate si osserva che: ? il WC di cui al punto 2.1. non è sanabile e andrà smantellato perché
non rispetta gli standard minimi igienico-sanitari ed inoltre essendo specificato nella pratica di
condono che: “... Le difformità a cui fa riferimento la domanda di sanatoria consistono in:
OMISSIS che ha comportato la creazione di OMISSIS e di volumi tecnici sotto il
marciapiede. ...” l’ambiente potrà essere utilizzato solo come locale tecnico o intercapedine
isolante; ? le difformità di cui al punto 1.1. non sono rilevanti in quanto rientrano nella
tolleranza costruttiva del 2% delle misure previste nel titolo abilitativo, consentita dall’art.34-
bis del D.P.R. 380/2001; ? l’installazione dell’ascensore riportata al punto 1.2. rientra tra i
lavori di edilizia libera (D.P.R. n. 380/2001, art. 6, comma 1, lett. b), volti all’eliminazione
delle barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di ascensori esterni, ovvero
di manufatti che alterino la sagoma dell’edificio (d.lgs. n. 222/2016, Tab. A, Sezione II –
Edilizia - attività 21); tali lavori possono essere eseguiti senza alcun titolo abilitativo nel
rispetto delle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e di tutte le normative di
settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia (Glossario unico per le opere di
edilizia libera – D.M. 2 marzo 2018); ai fini sismici l’intervento rientra, ai sensi del D.P.R. n.
380/2001, art. 94bis, comma 1, lett. c) e del Regolamento Regione Calabria n. 1 del 04
gennaio 2021 - Allegato 3 - Elenco C, tra gli interventi "privi di rilevanza" nei riguardi della
pubblica incolumità, e pertanto secondo quanto previsto dal Regolamento, è soggetto a
deposito; ? le opere che comportano una diversa distribuzione degli spazi interni (punti 2.3. e3.2.), il posizionamento della scala metallica (punto 2.2.) e l’accorpamento delle due unità
immobiliari al piano terra (punto 3.1.), possono ricondursi alla categoria della manutenzione
straordinaria art. 3, comma 1, lett. b) del DPR 380/2001; Per quanto finora esposto, le
difformità rilevate ed elencate precedentemente, ad eccezione del WC ricavato
nell’intercapedine del sub. 38, sono sanabili, ad istanza dell’eventuale aggiudicatario. Per
la regolarizzazione urbanistico-edilizia va presentata quindi Segnalazione Certificata di Inizio
Attività (S.C.I.A.) in sanatoria ai sensi dell’art. 37, comma 4, del DPR 380/2001, in
accertamento di conformità, e con opere di ripristino a farsi per il WC non sanabile. Come già
riferito precedentemente, l’immobile n. 1 (sub. 38) è unito di fatto al sub. 39 (proprietà di
terzi) e tale situazione è conforme a quanto rappresentato nella planimetria del piano
seminterrato allegata al condono; per ottenere però la piena autonomia e funzionalità del bene
pignorato, al fine di consentire la vendita degli immobili, occorre realizzare il completamento
del muro di confine tra i due beni; inoltre occorre realizzare un servizio igienico in
sostituzione di quello esistente non sanabile; entrambi gli interventi possono ricondursi alla
categoria della manutenzione straordinaria art. 3, comma 1, lett. b) del DPR 380/2001 e
rientrano tra quelli subordinati a Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (C.I.L.A.) art. 6-
bis del DPR 380/2001. Le suddette difformità, ad eccezione del WC ricavato
nell’intercapedine del sub. 38, risultano sanabili e sono state portate a deconto del valore
di estimo. Con riferimento a quanto non precisato nel presente avviso di vendita ed in merito
alla descrizione dell’immobile, alla situazione di fatto e di diritto, alla regolarità urbanistica,
ecc…, si richiama quanto esposto dal C.T.U. nella relazione peritale in atti.
Dati vendita
Tipologia:Senza incanto
Apertura buste:
07/10/2025 14:30
Data asta:
07/10/2025 14:30
Prezzo:301.363,20 €
Offerta minima:226.022,40 €(1)
Rialzo minimo:2.000,00 €2.000,00 €
Termine presentazione offerte:06/10/2025 12:00
Modalità gara:Sincrona
Cauzione:
10 %
Fine Iscrizioni:
06/10/2025 12:00
Dati procedura
Procedura (numero/anno): 62/2020
Tribunale: Cosenza
Tipologia: Esecuzioni civili
507514Cosenza
Pubblicazione siti internet Astalegale: 29/04/2025(2)
Giudice:Dott. Giuseppe Sicilia
Giudice0falsefalseDott. Giuseppe Sicilia
Professionista Delegato alla vendita:Avv. Davide Tarsitano (tel. 098433775) - avvocati.tarsitano@libero.it
Professionista Delegato alla vendita0falsefalseAvv. Davide Tarsitano - 098433775 - avvocati.tarsitano@libero.it
Perito:Ing. Rosalba Cava
Perito0falsefalseIng. Rosalba Cava
507514
Dati lotto
Lotto:Unico
Sottocategoria:Fabbricato commerciale
Categoria:Commerciali
Indirizzo:Via Paolo Borsellino59 - Acri(CS)
CalabriaAcriVia Paolo Borsellino - 59 - Acri - CS
821828
Bene
Categoria:Commerciali
Sottocategoria:Fabbricato commerciale
Stato di occupazione:Libero
Indirizzo:Via Paolo Borsellino59 - Acri(CS)
CalabriaAcriVia Paolo Borsellino - 59 - Acri - CS
Descrizione:piena e intera proprietà di:
1) IMMOBILE N.1: Magazzino/Locale Deposito sito in via Giovanni Falcone nn.19-21-23al piano seminterrato; confina con muro di sostegno a nord, sud (in parte) e ovest, con sub. 39
e con sub. 21 stesso foglio e particella a est, con corte condominiale sub. 43 stesso foglio e
particella a sud (in parte);
2) IMMOBILE N.2: Negozio sito in via Suor Maria Teresa De Vincenti n. 5 al piano terra;
confina con corte condominiale sub. 43 stesso foglio e particella a nord, est e ovest e vi
prospetta a sud, con sub. 3 stesso foglio e particella a nord e ovest, con vano scala sub. 26
stesso foglio e particella a nord, sud e est. DATI IDENTIFICATIVI CATASTALI da
Pignoramento Fg. P.lla Sub. Categoria Classe Consistenza N. 1 - Locale di Deposito - piano
S1 85 207 38 (ex sub. 37) C/2 2 779 mq N. 2 - Negozio - piano T 85 207 27 C/1 4 600 mq.
Gli immobili ricadono in un’area centrale del Comune di Acri, prevalentemente a carattere
residenziale, completamente urbanizzata, ubicata a circa 2 km dal nucleo storico della città e
che dista meno di 1 km dalla sede del Municipio; la zona è ben servita grazie alla presenza di
servizi pubblici e privati quali: parcheggi, zone verdi, scuole, uffici pubblici, ufficio postale,
banca, farmacia oltre a negozi di varie tipologie; gode di una buona posizione essendo
facilmente raggiungibile dalla S.S. 660 DI ACRI che collega Acri al capoluogo bruzio nonché
allo svincolo autostradale di Montalto Uffugo-Rose; in particolare, il fabbricato che
comprende le unità immobiliari in esame è posto all’incrocio tra via Suor Maria Teresa De
Vincenti e via Giovanni Falcone (già via Pastrengo), in posizione prospiciente l’ufficio
postale; nella zona si rileva inoltre facilità di parcheggio, per la vicinanza di un’area, con
accesso da via Paolo Borsellino, destinata a parcheggio gratuito. Caratteristiche del
Fabbricato Condominiale: Il fabbricato residenziale-commerciale, di cui fanno parte gli
immobili pignorati, consta di quattro piani fuori terra e di un piano seminterrato e prospetta,
oltre che su via Paolo Borsellino a est, su via Suor Maria Teresa De Vincenti a Nord e su via
Giovanni Falcone per gli altri lati; è costituito da: - piano seminterrato, destinato a locali
deposito, e che comprende anche il locale destinato a cabina elettrica, - piano terra, destinato a
locali commerciali, - piano primo e piano secondo, destinati ad abitazioni, - piano sottotetto,
destinato ad abitazioni e pertinenze; dal punto di vista costruttivo l’edificio presenta una
struttura a telaio con travi e pilastri in cemento armato, solai in latero-cemento, murature in
mattoni forati e copertura a falde con sovrastante manto in tegole, prospetti intonacati e
tinteggiati e serramenti esterni in legno per le abitazioni, al piano terra i prospetti sulle tre
facciate principali (est, nord ed ovest) sono rivestiti con una zoccolatura in travertino; la
costruzione risale agli anni ’80, è di qualità media (architettura, standard e finiture di carattere
medio-moderno, qualità della costruzione adeguata alle norme tecniche dell’epoca di
realizzazione), e presenta uno stato di manutenzione discreto, essendo in condizioni normali
di conservazione e necessitando, per quanto è stato possibile appurare, solo di interventi di
manutenzione ordinaria specifici per l’utilizzo.In particolare, si precisa che, per come riportato nella perizia di stima, l’immobile presenta
alcune difformità urbanistico – edilizie così rappresentate: 1. Comuni ai due Immobili 1.1.
(1986) aumento di 10 cm della dimensione minore in pianta del fabbricato (da progetto
L=19,00 m, da rilievo L=19,10 m); 1.2. (1994) installazione di un ascensore ad uso esclusivo
dei due beni che, in aggiunta alla scala prevista in progetto, collega verticalmente i due
immobili in esame; 2. Immobile n. 1 (sub. 38) - piano seminterrato 2.1. (1994) realizzazione
di un WC nell’intercapedine ovest; 2.2. (1994) posizionamento allo spigolo nord-ovest
dell’intercapedine di una scala metallica; 2.3. (1994) realizzazione di divisioni interne con
conseguente formazione di quattro vani, due disimpegni e di un locale tecnico, posto
nell’intercapedine, a servizio dell’ascensore; 3. Immobile n. 2 (sub. 27) - piano terra 3.1.
(1988) lo stato di fatto dell’immobile non è conforme a quanto rappresentato nella planimetria
del piano terra allegata al condono dove sono rappresentati due immobili separati; tali unità
immobiliari agli atti catastali erano distinti, fino al 1988, dai subalterni 1 e 2 che hanno poi
originato per fusione l’attuale subalterno 27; 3.2. (1994) modifiche alle divisioni interne con
conseguente formazione di ulteriori due vani oltre a quello principale: uno di dimensioni
rilevanti che affaccia a sud (retronegozio) l’altro ricavato nella zona servizi. Possibilità di
Sanatoria, Ulteriori Opere Ai fini del controllo della possibilità di sanatoria per le difformità
rilevate si osserva che: ? il WC di cui al punto 2.1. non è sanabile e andrà smantellato perché
non rispetta gli standard minimi igienico-sanitari ed inoltre essendo specificato nella pratica di
condono che: “... Le difformità a cui fa riferimento la domanda di sanatoria consistono in:
OMISSIS che ha comportato la creazione di OMISSIS e di volumi tecnici sotto il
marciapiede. ...” l’ambiente potrà essere utilizzato solo come locale tecnico o intercapedine
isolante; ? le difformità di cui al punto 1.1. non sono rilevanti in quanto rientrano nella
tolleranza costruttiva del 2% delle misure previste nel titolo abilitativo, consentita dall’art.34-
bis del D.P.R. 380/2001; ? l’installazione dell’ascensore riportata al punto 1.2. rientra tra i
lavori di edilizia libera (D.P.R. n. 380/2001, art. 6, comma 1, lett. b), volti all’eliminazione
delle barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di ascensori esterni, ovvero
di manufatti che alterino la sagoma dell’edificio (d.lgs. n. 222/2016, Tab. A, Sezione II –
Edilizia - attività 21); tali lavori possono essere eseguiti senza alcun titolo abilitativo nel
rispetto delle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e di tutte le normative di
settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia (Glossario unico per le opere di
edilizia libera – D.M. 2 marzo 2018); ai fini sismici l’intervento rientra, ai sensi del D.P.R. n.
380/2001, art. 94bis, comma 1, lett. c) e del Regolamento Regione Calabria n. 1 del 04
gennaio 2021 - Allegato 3 - Elenco C, tra gli interventi "privi di rilevanza" nei riguardi della
pubblica incolumità, e pertanto secondo quanto previsto dal Regolamento, è soggetto a
deposito; ? le opere che comportano una diversa distribuzione degli spazi interni (punti 2.3. e3.2.), il posizionamento della scala metallica (punto 2.2.) e l’accorpamento delle due unità
immobiliari al piano terra (punto 3.1.), possono ricondursi alla categoria della manutenzione
straordinaria art. 3, comma 1, lett. b) del DPR 380/2001; Per quanto finora esposto, le
difformità rilevate ed elencate precedentemente, ad eccezione del WC ricavato
nell’intercapedine del sub. 38, sono sanabili, ad istanza dell’eventuale aggiudicatario. Per
la regolarizzazione urbanistico-edilizia va presentata quindi Segnalazione Certificata di Inizio
Attività (S.C.I.A.) in sanatoria ai sensi dell’art. 37, comma 4, del DPR 380/2001, in
accertamento di conformità, e con opere di ripristino a farsi per il WC non sanabile. Come già
riferito precedentemente, l’immobile n. 1 (sub. 38) è unito di fatto al sub. 39 (proprietà di
terzi) e tale situazione è conforme a quanto rappresentato nella planimetria del piano
seminterrato allegata al condono; per ottenere però la piena autonomia e funzionalità del bene
pignorato, al fine di consentire la vendita degli immobili, occorre realizzare il completamento
del muro di confine tra i due beni; inoltre occorre realizzare un servizio igienico in
sostituzione di quello esistente non sanabile; entrambi gli interventi possono ricondursi alla
categoria della manutenzione straordinaria art. 3, comma 1, lett. b) del DPR 380/2001 e
rientrano tra quelli subordinati a Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (C.I.L.A.) art. 6-
bis del DPR 380/2001. Le suddette difformità, ad eccezione del WC ricavato
nell’intercapedine del sub. 38, risultano sanabili e sono state portate a deconto del valore
di estimo. Con riferimento a quanto non precisato nel presente avviso di vendita ed in merito
alla descrizione dell’immobile, alla situazione di fatto e di diritto, alla regolarità urbanistica,
ecc…, si richiama quanto esposto dal C.T.U. nella relazione peritale in atti.
(1) Offerta minima per la partecipazione alla vendita ai sensi dell'art.571, II comma, c.p.c
(2) Nel rispetto della normativa art. 490 comma 2 c.p.c., le pubblicazioni devono avvenire almeno 45 giorni prima del termine per la presentazione delle offerte o della data dell'incanto

Hai bisogno di supporto per compilare l'offerta telematica?
Vuoi assistenza anche dopo aver compilato l'offerta?
Scopri i servizi
* Servizi non erogabili per le vendite disposte dal Tribunale di Monza e Distretto di Napoli
Assistenza gare telematiche
Storico aste
- 04/05/2023 10:00981.000,00 €
- 03/10/2023 10:45784.800,00 €
- 05/03/2024 10:30627.840,00 €
- 02/10/2024 10:00470.880,00 €
- 07/10/2025 14:30301.363,20 €
Numero visualizzazioni: 25